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L'Africa nera si trova a un bivio nel campo della salute, perché si trova ora di fronte a due tipi di medicina: una biomedica, scientifica, occidentale e ufficiale, e l'altra locale, indigena e quasi clandestina. Quello che poteva essere un vantaggio in termini di scelta si rivela essere un ostacolo alle politiche di salute pubblica.Questo studio, condotto nel 1994 per la tesi di master, mette in evidenza le esitazioni e i dubbi delle popolazioni di fronte alle due medicine contrastanti, che si riflettono nella sovrapposizione degli approcci terapeutici, passando da una medina all'altra a…mehr

Produktbeschreibung
L'Africa nera si trova a un bivio nel campo della salute, perché si trova ora di fronte a due tipi di medicina: una biomedica, scientifica, occidentale e ufficiale, e l'altra locale, indigena e quasi clandestina. Quello che poteva essere un vantaggio in termini di scelta si rivela essere un ostacolo alle politiche di salute pubblica.Questo studio, condotto nel 1994 per la tesi di master, mette in evidenza le esitazioni e i dubbi delle popolazioni di fronte alle due medicine contrastanti, che si riflettono nella sovrapposizione degli approcci terapeutici, passando da una medina all'altra a seconda della fonte presunta o conosciuta della malattia.Lo stesso vale per la ricerca della salute, per la quale anche le popolazioni colte e "illuminate" non esitano a fare appello al soprannaturale, che è presente ovunque.Quindi la raccomandazione è che si deve ammettere che la cosiddetta medicina tradizionale deve avere lo stesso status e essere promossa come la medicina biomedica, perché in ultima analisi le credenze del popolo sono così intrise di magia e religione che sarebbe controproducente sostenere solo la cosiddetta medicina ufficiale.
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Autorenporträt
Oussou Kouamé Remi ist seit Oktober 2012 Dozent für Soziologie und Anthropologie an der Universität Alassane Ouattara-Bouake und Experte für berufliche Entwicklung. Sein starkes Interesse am Coaching von Studierenden brachte ihm das Hubert H. Humphrey (HHH)-Stipendium (2018-2019) ein. Seit August 2021 ist er Dekan an der Internationalen Universität Clairefontaine.