Realismo magico in Africa?
Saggio su un'estetica dell'indicibile e del caos
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Ci sono molti studi sulla letteratura africana che dettagliano le prodezze linguistiche degli autori, o le innovazioni nella loro gestione della lingua francese. Tuttavia, abbiamo scoperto che non esiste uno studio serio che abbia affrontato la questione del realismo magico nella letteratura africana. Ci siamo posti il compito, attraverso un corpus di tre romanzi africani contemporanei dell'area francofona postcoloniale, di vedere se possiamo rilevare la traccia di una scrittura magico-realista. Sono le opere di Sony Labou Tansi La vie et demie, Le jeune homme de sable di Williams Sassine e Mb...
Ci sono molti studi sulla letteratura africana che dettagliano le prodezze linguistiche degli autori, o le innovazioni nella loro gestione della lingua francese. Tuttavia, abbiamo scoperto che non esiste uno studio serio che abbia affrontato la questione del realismo magico nella letteratura africana. Ci siamo posti il compito, attraverso un corpus di tre romanzi africani contemporanei dell'area francofona postcoloniale, di vedere se possiamo rilevare la traccia di una scrittura magico-realista. Sono le opere di Sony Labou Tansi La vie et demie, Le jeune homme de sable di Williams Sassine e Mbaam Dictateur di Cheik Aliou Ndao. Attraverso un'attenta lettura di questi testi, intendiamo dimostrare che si può rivendicare l'esistenza, nel campo della letteratura africana, di questa corrente che si sostiene essere originaria del Sud America, e di cui Gabriel Garcia Marquez viene presentato come il più degno rappresentante.
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