Dalla fine della Guerra Fredda, l'umanità è più ricca per il fatto di avere così tante culture. Il potere si conquista attraverso il dominio delle menti, la controcultura e i sottili meccanismi del potere diplomatico rivelati dall'influenza culturale. Soft power", in cui l'egemonia simbolica conta tanto nell'equilibrio di potere quanto i tradizionali fattori materiali (popolazione, esercito, economia). È la capacità di plasmare le preferenze degli altri, di strutturare in modo seducente i messaggi del mondo delle relazioni diplomatiche come fattore di potere e di dominio. È il potere egemonico di uno Stato, che rappresenta un potere di seduzione, un potere di cooptazione che permette a chi lo detiene di incoraggiare altri attori a imitarlo. Il libro definisce il concetto stesso di cultura, le diverse analisi e i diversi approcci delle teorie delle relazioni internazionali nel campo della cultura, e discute i diversi attori statali e non statali. Non viene dimenticata la diplomazia culturale, con un focus sulla geopolitica, la globalizzazione e il terrorismo da una prospettiva culturale.