Questo trattato si propone di svelare i punti cardine che riguardano la struttura politica e ideologica della società, intesa come dicotomia tra la componente cristiana e quella pagana della popolazione. Questo libro mette in evidenza i segni distintivi del paganesimo e svela i motivi per cui questo strato di cittadini non è in grado di partecipare adeguatamente alla vita della società civile. Inoltre, illustra le ragioni dell'impatto distruttivo del paganesimo sulla stabilità della vita sociale. È dimostrato che i pagani, in quanto esponenti di uno stile di vita tribale o di una sottocultura solitaria, non sono motivati a migliorare gli standard della società civile e a preoccuparsi in qualche modo del benessere generale. Da qui il loro ruolo principale nel coltivare le pratiche di corruzione o, in parole povere, la loro inadeguatezza e incompetenza a gestire questioni socialmente significative, tra cui l'attività economica e la gestione, che a sua volta suggerisce l'idea che il paganesimo come realtà socio-culturale e politico-ideologica all'interno di uno Stato nazionale debba essere discriminato o integrato nella società civile.