L'uso dei monumenti come reliquie del futuro per convalidare e preservare l'identità degli afro-caraibici nei Caraibi anglofoni è la premessa per lo sviluppo concettuale e fisico della mia pratica di studio. Il mio libro parla di questa pratica e di come le opere d'arte che realizzo funzionino nel modo in cui sono state concepite. Il lavoro monumentalizza l'identità nera nel tentativo di rispecchiare il significato e la resilienza dell'io nero all'interno dei Caraibi; uno spazio che è stato creato dagli europei per arricchire i rispettivi imperi. Propongo l'uso di pratiche artistiche canoniche consolidate come metodologia per mappare una cultura sull'altra come modo di presentare la narrativa nera allo spettatore nero.