L'esistenza dell'antimateria fu proposta per la prima volta da Paul Dirac nel 1928. Combinando la meccanica quantistica e la relatività speciale, Dirac formulò un'equazione d'onda relativistica separata per i fermioni (particelle fondamentali che obbediscono alla legge di Pauli), che portò a risultati sorprendenti: Risolvendo questa equazione, non solo l'elettrone con carica negativa (ora noto), ma anche l'elettrone con carica positiva. Questo portò Dirac a prevedere l'esistenza dell'"antimateria" e a sostenere che per ogni particella di materia esiste una particella di antimateria di massa uguale ma carica opposta. Quattro anni dopo, l'esistenza dell'antimateria fu dimostrata da Carl Anderson1, uno studente post-dottorato del California Institute of Technology [1]. Utilizzando una camera a nubi, Anderson identificò e osservò alcuni percorsi insoliti dei raggi cosmici. Questi percorsi avevano le stesse caratteristiche, tanto che lasciavano tracce piegate nella direzione opposta degli elettroni. Questa materia si riferiva a una particella elettronica o a una carica positiva. Anderson scoprì così il positrone, l'antiparticella dell'elettrone, e fornì la prima conferma dell'antimateria di Dirac.