Per diversi secoli, la pratica della medicina ha dovuto affrontare un nuovo problema: la riduzione dei rischi, degli incidenti e degli infortuni legati alle cure. In effetti, si tratta di assicurare le procedure di cura per limitare gli eventi indesiderati. La nozione di sicurezza è sempre stata la preoccupazione principale in anestesia e in terapia intensiva. Per molti anni, la performance anestetica è stata valutata in termini di assenza di complicazioni, con la nozione implicita che il verificarsi di un incidente o di un infortunio, sebbene sempre possibile, fosse il prezzo da pagare per il progresso tecnico e terapeutico. Le sfide future includono l'introduzione di una cultura dell'apprendimento dall'errore, il monitoraggio continuo della qualità dell'attività anestetica (studi di morbilità e mortalità), lo sviluppo di sistemi di simulazione, la formazione e i protocolli (standardizzazione delle pratiche). È sviluppando queste vie di lavoro che l'anestesia potrà fare ulteriori progressi con meno eventi indesiderati.