Gli osservatori orientalisti da un lato, e dall'altro i musulmani fondamentalisti hanno definito l'Islam come l'Altro inimico dell'Occidente, che ha reso inevitabile il cosiddetto scontro di civiltà. Gli osservatori cosmopoliti contestano questi travisamenti. L'auto-rappresentazione del cosiddetto mondo islamico richiede una lettura ponderata degli eventi attuali e una valutazione accurata del rapporto storico dell'Islam con le altre religioni e culture. Esaminando i concetti del "cosmopolitismo parziale" di Kwame Anthony Appiah e del "Muslimcosmopolitismo" di Bruce Lawrence nel teatro di Tawfiq Al-Haim e Akbar Ahmed, questo studio ridefinisce i contorni dell'identità e suggerisce una nomenclatura accurata per quanto riguarda l'identità islamica: è urgente rappresentare la dimensione cosmopolita che incontriamo quando leggiamo scrittori di diverse generazioni e culture "islamiche" che illustrano le risorse del cosmopolitismo condiviso nel mondo islamico. Tawfiq Al-Hakim e Akbar Ahmed sono esempi per questi scrittori.