RESH Termine che significava: TESTA (di Profilo). Valore numerico: 200. Ha la forma di un uomo curvo. E raffigura la conformità alle NORME SOCIALI. L'uomo ASSERVITO, SOTTOMESSO, POVERO. L'esperienza della POVERTÀ (quando questa non porti all'egoismo). Simboleggia anche la MENTE che si china per organizzare il RAGIONAMENTO. La CONSAPEVOLEZZA MENTALE. L'unione della CABALAH con HALACHÀ. La presenza dello SHABBAT nei giorni della settimana. Il primo giorno di ROSH HA-SHANÀ. Il primo giorno di ROSH HA-SHANÀ contrasta con il primo termine che, nella Torah, comincia con RESH. ¿¿¿¿ (RAASH ovvero RUMORE). Questo contrasto mette maggiormente in evidenza la MEDITAZIONE. Tutte le AZIONI che "si svolgono nella testa". La PREGHIERA. Il PENSIERO. Solo così possiamo giungere alla vera ¿¿¿¿ (REFUÀ cioè GUARIGIONE). Il MIDRASH nota che: la parola ¿¿¿¿ (Hatzur ROCCIA), che allude a una natura tenace e forte può essere ribaltato e diventare ¿¿¿¿ (Rotzè VOLONTÀ). Così come la Hatzur (Roccia) può trasformarsi in Rotzè (Volontà) così il RIFIUTO si può trasformare in propensione. Il valore numerico della lettera RESH è 200 e in quanto tale essa: ha lo stesso valore numerico della parola ¿¿¿ (ETZEM ovvero ESSENZA, OSSO). La lettera ci invita appunto a riconoscere ciò che è essenziale per noi e a tralasciare tutto il resto. Operazione non facile visto che pensiamo di avere sempre bisogno di un sacco di "cose" per essere felici, per vivere "bene".
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