La capacità di alcuni ceppi di Stafilococco coagulasi-negativo di produrre biofilm è stata considerata da alcuni autori come un indice di virulenza e serve a differenziarli dai ceppi contaminanti. Lo scopo di questo studio è stato quello di determinare la relazione tra la produzione di biofilm e le variabili clinico-epidemiologiche, nonché di confrontare l'efficacia del terreno agar rosso congo per la sua diagnosi con quello convenzionalmente utilizzato nel nostro laboratorio. A tal fine, nel periodo gennaio-dicembre 2012 è stato condotto uno studio osservazionale, analitico e trasversale nel laboratorio di Microbiologia dell'Ospedale Provinciale "Saturnino Lora". L'universo era costituito da 107 ceppi di stafilococco coagulasi-negativo cresciuti in campioni di cateteri ed emocolture di pazienti ricoverati nei reparti di Terapia Intensiva, Cardiologia, Nefrologia e Cardiocentro; per l'individuazione del biofilm sono stati applicati il terreno agar rosso congo e il test del muco. Si è concluso che l'infezione da stafilococco coagulasi-negativo è frequente in questi pazienti, che l'età avanzata, la presenza di stafilococco coagulasi-negativo e soprattutto il diabete mellito sono fattori da tenere in considerazione in questi pazienti. È stato dimostrato che il terreno di coltura agar rosso Congo, grazie alla sua semplicità, elevata sensibilità e specificità, può essere aggiunto all'arsenale diagnostico dei nostri laboratori per la rilevazione del biofilm.
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