L'idea che nelle moderne condizioni africane grandi settori della popolazione possano esercitare il potere, partecipare pienamente al processo politico, che esiste nella coscienza di massa, si rivela un'illusione. In pratica, la loro partecipazione è limitata alle elezioni, mentre le élite politiche esercitano il potere reale. Le élite formano gli obiettivi e le prospettive dello sviluppo della società. Prendono decisioni strategicamente importanti e usano le risorse del potere statale per attuarle. Sottolineando la relazione tra il livello di sviluppo della società e la qualità dell'élite politica, possiamo ricavare il coefficiente di élite, che è il rapporto tra la parte altamente intellettuale della popolazione e il numero totale di persone alfabetizzate. Così, crediamo che nell'Africa moderna se il coefficiente fosse intorno al 2%, minaccerebbe il continente di disintegrazione, di stagnazione della vita pubblica. L'élite stessa diventa una casta chiusa, privata della possibilità di rinnovarsi.