Questa tesi fornisce un caso di studio dell'industria cilena del salmone, nel tentativo di identificare gli effetti sociali, economici e ambientali della liberalizzazione del commercio e di esaminare se e come la responsabilità sociale delle imprese possa essere una soluzione efficace alle carenze del modello di crescita commerciale. Si conclude che, mentre la riduzione delle barriere commerciali e l'integrazione nel mercato mondiale può essere un motore di crescita, non riesce a garantire uno sviluppo sostenibile e socialmente equo dal punto di vista ambientale, che si riflette nella scarsa distribuzione del reddito, nell'esclusione sociale dei gruppi economicamente vulnerabili, nei bassi salari e nel degrado ambientale. Una regolamentazione lassista e un elevato ricorso all'autoregolamentazione sono stati insufficienti per affrontare efficacemente questi problemi. In conclusione, lasciare la RSI all'atto volontario delle imprese e alle mani invisibili dei liberi marchiati farà poco o niente di buono. Tuttavia, il problema non è la RSI in sé, ma come è stata utilizzata. Di conseguenza, questa tesi richiede la necessità di ripensare il concetto di RSI.