L'AIDS è un'epidemia in crescita in tutto il mondo. Nonostante la debolezza di questa epidemia in Tunisia, continua a sollevare molti interrogativi sui diritti dei pazienti con infezione da HIV quando si tratta di assistenza. Tra questi diritti, uno dei più problematici è il diritto al rispetto del segreto medico, in particolare per quanto riguarda la natura intangibile di questo diritto.Da un lato, infatti, la perdita di autonomia nella fase di AIDS porta a discutere sulla possibilità di annunciare la diagnosi alla famiglia, in particolare alla fine della vita o in caso di rifiuto delle cure, per garantire la continuità delle cure. D'altro canto, il rischio di trasmissione della malattia ad altri può sollevare la questione della scelta tra il rispetto della riservatezza dei dati del paziente e la protezione della popolazione. Così, attraverso cinque casi di pazienti affetti da HIV raccolti presso il dipartimento di malattie infettive dell'ospedale universitario Hedi Chaker di Sfax, ci proponiamo di analizzare i problemi sollevati dall'applicazione della regola del segreto medico nel contesto dell'infezione da HIV da un punto di vista legale, deontologico ed etico.