Lo scopo particolare di questo libro è quello di fornire un quadro e un apprezzamento della visione degli scrittori-viaggiatori britannici e americani, del loro stato d'animo e della loro percezione della cultura nordafricana in un preciso periodo storico. Il loro atteggiamento ci illumina sulla loro concezione del mondo e sul modo in cui percepiscono l'Altro, in altre parole sulla loro mentalité, ma allo stesso tempo ci viene fornito un quadro un po' sbilenco, ma a volte utile, della mentalité nordafricana a cavallo del XX secolo. In effetti, è la questione dell'interculturalità a essere in gioco. Queste concezioni occidentali incarnate dagli intellettuali edoardiani e vittoriani hanno ovviamente provocato una reazione dell'altro: gli intellettuali africani, indiani e del terzo mondo in generale. Questa reazione è incarnata dai postcolonialisti o subalternisti.
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