Questo manoscritto descrive le proprietà tintorie di alcuni materiali tessili utilizzando estratti biologici di noci e funghi del malto. I materiali cellulosici sono stati stampati con nanoparticelle metalliche colloidali ottenute riducendo i metalli con estratti biologici acquosi. Nella seconda parte, biomateriali grezzi e modificati sono stati utilizzati come adsorbenti per coloranti cancerogeni. Sono stati utilizzati scarti di mandorle, scarti di datteri e scarti di gusci di gamberi. Nell'ultima parte, sono state preparate nanoparticelle a partire da lignina estratta da fibre di pioppo ed estratti acquosi di piante di oleandro, pergularia e funghi del malto, e sono state utilizzate per degradare le sostanze coloranti.