La sindrome di Ballantyne è caratterizzata dalla triade di edema fetale, placentare e materno. È una condizione rara associata all'idrope fetale, in cui la madre riflette i sintomi fetali. È essenziale differenziarla dalla pre-eclampsia, in quanto sono presenti segni comuni come ipertensione e proteinuria. L'eziopatogenesi è sconosciuta, anche se sono state ipotizzate teorie associate a uno squilibrio tra fattori angiogenici e antiangiogenici. Il trattamento consiste nell'interruzione della gestazione o nel miglioramento della situazione fetale. Ha un impatto significativo sulla morbilità e mortalità fetale, tuttavia la madre di solito si riprende entro pochi giorni dall'interruzione della gravidanza.