L'alto tasso di recidiva criminale e la bassa reintegrazione sociale sia del sistema carcerario convenzionale che delle misure socio-educative di internamento dei minori in conflitto con la legge, porta alla luce un sistema in cui la sua efficacia è screditata. A causa di questo, poiché le istituzioni non sono affidabili, tutti coloro che integrano il sistema carcerario sono anche a rischio di ricevere questa etichetta, compresi quelli che integrano il sistema di detenzione minorile come previsto dalla CCE. Lo studio dell'estensione dello stigma, derivante dal comportamento deviante del minore in conflitto con la legge, più precisamente la misura socio-educativa dell'internamento, insieme all'applicabilità e allo svolgimento di fronte ad una società stigmatizzante sarà l'obiettivo di studio di questo articolo, cercando sempre di stabilire un contrappunto tra la teoria dello Stigma di Erving Goffman e il ruolo della società. In effetti, si vuole analizzare come l'adolescente in conflitto con la legge, sottoposto a una misura socio-educativa, sia socialmente stigmatizzato dopo il compimento della stessa.