
Struttura manageriale per le piccole e medie imprese
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Le PMI sono state definite qualitativamente (in termini di caratteristiche) dal Rapporto sulle piccole imprese del Comitato di Bolton (1971) citato in Kuckertz e Mand (2016) come un'impresa autonoma con una piccola quota di mercato e gestita in modo informale da proprietari o proprietari parziali. In linea con quanto sopra, i ricercatori hanno concordato sull'incapacità delle PMI di controllare il loro ambiente operativo e sulla loro vulnerabilità alle sue influenze (D'amboise & Muldowney, 1988). In effetti, la differenza tra autonomia e indipendenza è molto difficile da capire se non si ar...
Le PMI sono state definite qualitativamente (in termini di caratteristiche) dal Rapporto sulle piccole imprese del Comitato di Bolton (1971) citato in Kuckertz e Mand (2016) come un'impresa autonoma con una piccola quota di mercato e gestita in modo informale da proprietari o proprietari parziali. In linea con quanto sopra, i ricercatori hanno concordato sull'incapacità delle PMI di controllare il loro ambiente operativo e sulla loro vulnerabilità alle sue influenze (D'amboise & Muldowney, 1988). In effetti, la differenza tra autonomia e indipendenza è molto difficile da capire se non si arriva all'analisi delle PMI. Sono autonome in termini di scelta e di processo decisionale, ma fortemente dipendenti da fattori ambientali del compito come: clienti, governo e fornitori (Anderson & Ullah, 2014). Ad esempio, le grandi imprese, a volte, creano o cambiano il modello della domanda dei loro clienti attraverso grandi investimenti in pubblicità e tecnologia; Indomie Noodle è un tipico esempio in Nigeria. Anche in questo caso, le grandi imprese sotto forma di multinazionali influenzano le decisioni del governo in tutto il mondo, mentre i loro fornitori sono più spesso sotto il loro controllo in quanto operano come oligopsonia o monopsonio.