A partire da un corpus di parlato raccolto nel contesto urbano di Torino, si analizzano alcune strutture morfosintattiche dell¿italiano regionale (sia specificamente piemontesi sia più generalmente settentrionali, quando non condivise anche da varietà meridionali) alla luce delle principali implicazioni di rilievo per la linguistica e la sociolinguistica. Gli aspetti di variazione, in particolare, esaminati in riferimento alla formazione di un ¿italiano regionale standard¿, sono descritti correlando fatti di linguistica esterna, quale la marcatezza sociolinguistica dei costrutti, a fatti di linguistica interna; tra questi, la conformità a principi universali di naturalezza, la coerenza rispetto alle proprietà strutturali e alle tendenze ristandardizzanti dell¿italiano contemporaneo e la mancanza di corrispondenti grammaticalizzati in italiano standard.