Luigi Groto, detto il Cieco di Adria (1541 -1585), ha goduto presso i contemporanei di un'ampia fama, nonostante il ruolo minore riservatogli nella storia dalla critica letteraria. Gli scritti raccolti in questo volume studiano la diffusione e la ricezione dell'opera del Groto nelle letterature europee, in un panorama che spazia dalla Spagna e dal Portogallo fino ai Balcani e a Creta, passando per l'Inghilterra elisabettiana e per le terre ducali d'Austria e di Baviera. Ne emerge una nuova dimensione del Groto come interprete paradigmatico del Manierismo e importante precursore del Barocco, nonch'e la prova di strette convergenze con Shakespeare.