Il corpo che è oggetto di vari studi antropologici unisce e divide a volte la gente, come si può vedere nell¿indagine realizzata sullo Nsang in quanto strumento di risoluzione dei conflitti sociali presso gli Yansi del territorio di Bampila nelle Repubblica Democratica del Congo. In effetti, su undici interviste fatte, quattro portano sulla morte (e indirettamente sulla malattia come causa di alcuni casi di decesso), quattro sulla sessualità (gravidanza, adulterio, stupro e rapina) e uno sulla dignità e rispetto per il corpo femminile. Per rifare l¿unità fra i corpi, fra le persone separate dal fatto sociale anche chiamato Nsang in kiyansi (è un dialetto congolese parlato dal popolo Yansi) si fa ancora, e molto spesso, ricorso ai corpi dei partecipanti. In modo che, non solo essi partecipino attivamente al processo della riconciliazione, della giustizia e della pace, ma anche che parlino da sé; cioè comunicano un messaggio, arrivano dove l¿uomo non può o non vuole arrivare con le parole. Il linguaggio codificato dell¿espressione corporea viene percepito dai presenti ma soprattutto dagli abituati dello Nsang. Il suo significato è legato alla cultura locale di questo popolo.