I marcatori discorsivi, in quanto parole connettive, svolgono un ruolo importante nella comunicazione. Questo libro ha cercato di valutare in modo contrastivo e descrittivo l'applicazione dei marcatori discorsivi nei messaggi elettronici dell'Interpol scritti da agenti di polizia non madrelingua (iraniani). Per fare ciò, è stato scelto un corpus di 60 messaggi corrispondenti attraverso il canale Interpol e tutti i marcatori di discorso in 60 messaggi sono stati contati e classificati in tabelle basate sulla tassonomia di Fraser (2006). I risultati sono stati analizzati con il software SPSS (versione 21.0) utilizzando la formula del chi-quadro. I risultati hanno confermato che non sembrano esserci differenze significative nelle categorie della tassonomia di Fraser dei marcatori del discorso tra gli agenti di polizia iraniani non nativi di lingua ensligh e gli agenti di polizia di lingua ensligh, a parte i marcatori del discorso inferenziale che sono utilizzati più frequentemente dagli agenti di polizia non nativi di lingua ensligh rispetto agli agenti di polizia di lingua ensligh. In altre parole, si può concludere che i marcatori discorsivi contrastivi, elaborativi e temporali sono utilizzati in modo simile nei testi confrontati, mentre l'applicazione dei marcatori discorsivi inferenziali è statisticamente diversa.