La rabbia è una zoonosi virale. Una volta comparsi i sintomi clinici, la morte è imminente. Da qui la necessità di rivalutare le conoscenze del personale infermieristico e della popolazione vittima in merito alle azioni da intraprendere, che possono influenzare un percorso di cura ben definito.La nostra indagine ha incluso 80 membri del personale. Il rapporto tra i sessi era di 0,6. L'80% del personale non aveva partecipato ad alcuna formazione sul programma nazionale di controllo della rabbia. Inoltre, il 32% degli infermieri non aveva un poster con il protocollo sulla rabbia nel proprio ospedale. La maggior parte del personale (66%) non era consapevole dell'importanza dell'educazione dei pazienti. Il nostro studio ha incluso 75 vittime di morsi di animali. Il 73% delle vittime credeva che la rabbia fosse una malattia mortale. È stata rilevata la possibilità di contrarre la rabbia attraverso il contatto con un oggetto leccato da un animale rabbioso (61%).Gli infermieri svolgono un ruolo fondamentale nella gestione della rabbia. La popolazione vittima è anche il secondo partner più importante nella lotta contro la rabbia. La lotta alla rabbia richiede una consapevolezza collettiva e individuale, nonché un'efficace collaborazione multisettoriale.