Studio etnobotanico delle piante galleggianti a Dangbo (Benin) - Ahissou, Mêssètin Vital;Dan, Céline
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Il problema delle piante acquatiche galleggianti è diventato un argomento preoccupante in Africa e in particolare nel nostro Paese, il Benin. Lo studio condotto nel comune di Dangbo, in particolare sul fiume Ouémé, sulle specie galleggianti e soprattutto sui vari usi, ha permesso di raccogliere importanti informazioni. Sono state identificate 17 specie vegetali suddivise in 16 generi e 13 famiglie. La maggior parte di queste specie sono esotiche. La proliferazione delle piante galleggianti comporta problemi e impatti ecologici, economici, sanitari e sociali. Per controllare l'infestazione del…mehr

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Produktbeschreibung
Il problema delle piante acquatiche galleggianti è diventato un argomento preoccupante in Africa e in particolare nel nostro Paese, il Benin. Lo studio condotto nel comune di Dangbo, in particolare sul fiume Ouémé, sulle specie galleggianti e soprattutto sui vari usi, ha permesso di raccogliere importanti informazioni. Sono state identificate 17 specie vegetali suddivise in 16 generi e 13 famiglie. La maggior parte di queste specie sono esotiche. La proliferazione delle piante galleggianti comporta problemi e impatti ecologici, economici, sanitari e sociali. Per controllare l'infestazione del fiume Ouémé nella regione, la popolazione di Dangbo (con l'aiuto di strutture private e statali) ha adottato due metodi per combattere queste piante invasive: il controllo fisico (meccanico e manuale) e il controllo biologico. Inoltre, queste popolazioni hanno messo in atto tecniche per il recupero di queste piante dannose. Oggi a Dangbo le piante galleggianti sembrano essere meno pericolose e molto più interessanti dal punto di vista economico, anche se non hanno ancora svelato tutti i loro segreti.
Autorenporträt
Since 2016, Mêssètin Vital Ahissou has been the Coordinator of the NGO PlanFutur in Benin, an organization that works in the areas of water and sanitation. He is a former student of the Faculty of Agronomy of the University of Parakou and the Polytechnic School of Abomey-Calavi. Céline Dan supervised the work.