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La bioplastica può essere ricavata da acidi polilattici (PLA) presenti nelle piante o da poliidrossialcanoati (PHA) prodotti da microrganismi, è un materiale simile alla plastica ottenuta da derivati del petrolio; è comunemente utilizzata per imballaggi alimentari, dispositivi medici, come suture e cerotti cardiovascolari. L'obiettivo di questo lavoro è sviluppare un imballaggio termico biodegradabile (BTP) a base di farina di lolla di mango (MHF), lolla di riso (RHF) e amido di manioca (YY) come alternativa alla plastica, cambiando le concentrazioni delle farine, per valutarne l'effetto sulle proprietà fisiche come il coefficiente di conducibilità termica e il tempo di degradazione. Si tratterà di una ricerca descrittiva e i dati saranno valutati con l'analisi della varianza; come variabili indipendenti la concentrazione di HCM, HCA e AY (dal 15 al 30%) e un controllo (100% di massa della bioplastica) con una metodologia basata sugli autori Avalos e Torres.