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In questo volume di affronta il mito della campagna di Russia come s'è andato stratificando nella memoria collettiva italiana, vedendo quanto, se, e come corrisponda alla realtà dei fatti. Questa analisi sarà talvolta, per forza di cose, polemica; saremo costretti a citare più volte autori come il romanziere Nuto Revelli, poiché il contenuto dei suoi libri e degli scritti da lui curati ne fa il capostipite di quello che definiremo il dogma della partecipazione italiana alla campagna di Russia: in breve, questa vulgata riduce alla sola ritirata dal Don nel 1943 l'intero ciclo di operazioni…mehr

Produktbeschreibung
In questo volume di affronta il mito della campagna di Russia come s'è andato stratificando nella memoria collettiva italiana, vedendo quanto, se, e come corrisponda alla realtà dei fatti. Questa analisi sarà talvolta, per forza di cose, polemica; saremo costretti a citare più volte autori come il romanziere Nuto Revelli, poiché il contenuto dei suoi libri e degli scritti da lui curati ne fa il capostipite di quello che definiremo il dogma della partecipazione italiana alla campagna di Russia: in breve, questa vulgata riduce alla sola ritirata dal Don nel 1943 l'intero ciclo di operazioni dello C.S.I.R. e dell'ARM.I.R., e i soldati italiani sono peraltro presentati come una massa mal addestrata ed equipaggiata, e per nulla motivata. Dimostreremo in questo studio come tale interpretazione sia tanto faziosa quanto inattendibile storicamente. La tesi da noi sostenuta è che gli italiani in Russia condussero una guerra ideologica, ben consapevoli di ciò e moralmente motivati, come dimostra l'esame diretto delle fonti, dai rapporti mensili sul morale della truppa delle varie Divisioni alla corrispondenza privata, e che combatterono bene, uscendo vittoriosi da tutti gli scontri con l'Armata Rossa dall'estate del 1941 all'inverno del 1942, quando i sovietici sfondarono il fronte italiano sul Don. Abbiamo ritenuto poi opportuno dedicare una parte del testo alla trattazione della presunta strage tedesca di una Divisione italiana a Leopoli. Si tratta di una menzogna creata dal KGB alla fine degli anni '50 del XX secolo, durante la Guerra Fredda, e che è periodicamente ricomparsa sotto forme diverse, ricevendo spazio sulla stampa al punto che, nel 1987, venne formata una commissione parlamentare d'inchiesta, che ne dimostrò - per l'ennesima volta - la falsità.
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Autorenporträt
Pierluigi Romeo di Colloredo e nato a Roma l'11 febbraio 1966. Archeologo e storico, si e laureato in Lettere presso l'Universita di Roma La Sapienza con tesi in Egittologia; si e specializzato in Archeologia Orientale (indirizzo egittologico) ed ha conseguito il Dottorato di ricerca presso l'Universita degli Studi di Venezia "Ca Foscari." Ha prestato servizio militare come Ufficiale dei Granatieri di Sardegna ed e Capitano della Riserva qualificata. Appassionato di storia militare, e autore, a fianco della produzione scientifica legata alla sua attivita, di numerosi saggi storici, e in particolare di una serie d'opere basilari sui reparti delle Camicie Nere, presenti anche nella Library of Congress di Washington e nelle biblioteche delle universita di Berkeley, Stanford e Toronto; Emme Rossa! Le Camicie Nere sul Fronte Russo e stato citato tra i Reference Works su "Holocaust and Genocide Studies," Volume 23, Number 2, Fall 2009, rivista pubblicata dall'Universita di Oxford.