Il legislatore congolese ha stabilito due tipi di canone audiovisivo, vale a dire: il canone per la ritrasmissione di programmi radiotelevisivi per uso pubblico a scopo di lucro, in luoghi liberamente accessibili al pubblico, e il canone sul consumo di servizi audiovisivi. Mentre il primo mira a garantire la protezione delle trasmissioni audiovisive come attività artistiche a beneficio di tutti i canali, pubblici e privati, ma non è ancora stato fissato dall'autorità competente, il secondo rimane finora appannaggio dei soli enti radiotelevisivi pubblici ed è riscosso dalla Radiotelevisione Nazionale Congolese. Si tratta anche di rispettare l'ordine costituzionale in termini di regolamentazione dei media e dei professionisti. La missione di garantire il rispetto della deontologia è affidata al Csac, ma una certa opinione cerca di sovraccaricare un'associazione no-profit chiamata Unione Nazionale della Stampa del Congo. L'autoregolamentazione è una questione di disciplina personale per qualsiasi professionista e non può influenzare l'esercizio della professione.