L'anemia è un problema di salute pubblica molto diffuso, che comporta una riduzione della qualità della vita. Essa influisce sullo stato di salute del 20-50% della popolazione mondiale. Nell'era attuale stanno acquisendo importanza i farmaci vegetali, che non hanno effetti collaterali e sono quindi più sicuri dei farmaci di sintesi. Poiché la malaria e l'influenza suina sono problemi ricorrenti che portano all'emolisi e allo stress ossidativo, una valutazione comparativa di tre piante comuni, Piper betel, Triticum aestivum e Carica papaya, è stata presa in considerazione per valutare l'attività antiemolitica e antiossidante in vitro e ha dimostrato di essere l'agente di scelta che può portare benefici all'umanità. Se una combinazione di queste piante venisse sottoposta a studi preclinici per trattare l'anemia, una malattia cronica che colpisce la nostra società, sarebbe una manna.