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Questo saggio ricostruisce criticamente l`itinerarium mentis che ha condotto il giurista di Plettenberg, a partire dalla sua autocoscienza di tedesco sconfitto e umiliato dai diktat di Versailles, a formulare dapprima una teoria dei "grandi spazi" come superamento degli Stati nazionali, e poi a costruire una filosofia della storia basata sulla contrapposizione fra Terra e Mare. Una visione, quella di Schmitt, centrata sull`odio nei confronti dei popoli marittimi anglosassoni e tendente a condannare senza appello liberalismo e democrazia, alla quale l`Autore oppone una antropologia relazionale…mehr

Produktbeschreibung
Questo saggio ricostruisce criticamente l`itinerarium mentis che ha condotto il giurista di Plettenberg, a partire dalla sua autocoscienza di tedesco sconfitto e umiliato dai diktat di Versailles, a formulare dapprima una teoria dei "grandi spazi" come superamento degli Stati nazionali, e poi a costruire una filosofia della storia basata sulla contrapposizione fra Terra e Mare. Una visione, quella di Schmitt, centrata sull`odio nei confronti dei popoli marittimi anglosassoni e tendente a condannare senza appello liberalismo e democrazia, alla quale l`Autore oppone una antropologia relazionale in cui l`uomo della terra, ontologicamente radicato nella chiusura della Politica - e pertanto storicamente escludente e guerrafondaio -, è destinato a essere trasceso e vinto dall`uomo del mare, la cui apertura fondata sul Diritto si manifesta come universalismo includente e pacificante.