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L'uso di droga è sempre stato criminalizzato dall'approccio della "war on drugs" che invece di risolvere il problema ha rappresentato una violazione dei diritti umani. In contrapposizione a queste politiche proibizioniste, la riduzione del danno (Rdd) si presenta come l'unica possibile soluzione ai problemi connessi all'abuso di sostanze: non criminalizzare e giudicare il consumatore ma aiutarlo a correggere i comportamenti a rischio dandogli gli strumenti e le informazioni per usare in modo sicuro, permette infatti ai servizi di mantenere i contatti con gli utenti, migliora la qualità di vita…mehr

Produktbeschreibung
L'uso di droga è sempre stato criminalizzato dall'approccio della "war on drugs" che invece di risolvere il problema ha rappresentato una violazione dei diritti umani. In contrapposizione a queste politiche proibizioniste, la riduzione del danno (Rdd) si presenta come l'unica possibile soluzione ai problemi connessi all'abuso di sostanze: non criminalizzare e giudicare il consumatore ma aiutarlo a correggere i comportamenti a rischio dandogli gli strumenti e le informazioni per usare in modo sicuro, permette infatti ai servizi di mantenere i contatti con gli utenti, migliora la qualità di vita di questi ultimi e aumenta le loro possibilità di rompere la dipendenza dalla sostanza. Questo libro parla di guerra alla droga, di riduzione del danno e di tutte le strategie e gli interventi che la caratterizzano, questo libro dà voce ad alcuni operatori pari che lavorano nella Rdd, a Torino e in provincia, ed analizza la loro figura, il loro contributo e la loro importanza per i servizi."L'ingresso del pari, in quel momento di situazione veramente a rischio, la riduzione del danno fatta dal pari e l'accompagnamento, fatto dal pari ... signori, è qualcosa che per me è di grande valore!"
Autorenporträt
Angelica Senor è nata nel 1994 ed ha conseguito una laurea di primo livello in Comunicazione Interculturale presso l'Università degli Studi di Torino. Il presente elaborato è stato stilato come tesi di laurea in seguito ad un'esperienza di volontariato molto significativa condotta sull'unità di strada torinese Cango.