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Questa è una serie di articoli che mostra da diverse angolazioni come lo Stato-nazione nei Paesi dell'America Latina cerchi di colonizzare tutte le possibilità potenziali dei popoli indigeni: i rituali e le feste religiose vengono utilizzati a fini turistici, le lingue antiche vengono dimenticate, i territori ancestrali vengono ceduti a imprese nazionali e straniere, e persino i territori rifugio dei popoli isolati vengono invasi. In questo ambiente ostile, molte comunità ancestrali si mantengono, ma tendono a scomparire nel mondo "moderno" che le annulla. I giovani che migrano verso le città…mehr

Produktbeschreibung
Questa è una serie di articoli che mostra da diverse angolazioni come lo Stato-nazione nei Paesi dell'America Latina cerchi di colonizzare tutte le possibilità potenziali dei popoli indigeni: i rituali e le feste religiose vengono utilizzati a fini turistici, le lingue antiche vengono dimenticate, i territori ancestrali vengono ceduti a imprese nazionali e straniere, e persino i territori rifugio dei popoli isolati vengono invasi. In questo ambiente ostile, molte comunità ancestrali si mantengono, ma tendono a scomparire nel mondo "moderno" che le annulla. I giovani che migrano verso le città rompono i legami tradizionali con la vita collettiva, quelli che lavorano nell'amministrazione statale devono obbedienza politica allo Stato, pensano a se stessi solo come cittadini e dimenticano i processi nazionali. Immagine di copertina: Arazzo realizzato dalle donne Quichua di Simiatuk, Guaranda.
Autorenporträt
Ileana Almeida Vélez has a master's degree in Philology. She has been a university professor and researcher, Universidad Central del Ecuador. She is the author of several books, essays and articles on the Indigenous Question in Ecuador and other Latin American countries. She is currently an editorialist for the newspaper El Comercio and the magazines Línea de Fuego and Rebelión.