Il famoso scrittore La Fontaine (1621-1695), che fu tra i pionieri della letteratura francese, attinse alle fonti di cultura e saggezza dell'India e fu influenzato dalle storie del "Panchatantra". Come ricorda ¿usain W¿'iz K¿shif¿ nel libro: "Anw¿r Suhail¿", che presentò la traduzione fatta da Abu Al-Mä¿l¿ Närullah Mu¿ammad b. 'Abd Al-¿am¿d b. Yäy¿, in una nuova forma (intorno all'anno 1144), e la consegnò al principe Suhail A¿mad nel suo regno, e gli attribuì il nome di Suhayli lights. La Fontaine fu influenzato da questo libro e poi il libro di Ibn al-Muqaffä fu tradotto nelle lingue del mondo. È degno di nota il fatto che il "Panchatantra" abbia un impatto profondo nel cambiare il corso della saggezza, poiché gli uccelli, gli animali selvatici e le bestie pronunciano e parlano, e l'immaginazione e l'arte entrano nella formulazione della via che conduce alle regole della saggezza. La Fontaine dice: "Le terre d'Oriente sono la culla di storie e parabole moltiplicate sulle lingue degli animali e degli uccelli; in particolare, l'India è la culla di queste storie che si sono diffuse su tutta la terra e si sono spostate nel paese della Cina, nel Tibet e hanno raggiunto l'Europa nei tempi antichi".