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Il traffico di persone, una forma contemporanea o attuale di schiavitù, è una violazione dei diritti umani che costituisce un crimine contro l'individuo e contro lo Stato. Il tema del traffico di persone in Africa occidentale è di particolare interesse in questo periodo di crisi economica, quando i trafficanti approfittano della migrazione illegale per entrare in contatto con i migranti. Il traffico di persone è anche una violazione del diritto internazionale della famiglia, poiché alcune forme di traffico si verificano attraverso l'uso improprio o l'abuso di pratiche consuetudinarie. Al…mehr

Produktbeschreibung
Il traffico di persone, una forma contemporanea o attuale di schiavitù, è una violazione dei diritti umani che costituisce un crimine contro l'individuo e contro lo Stato. Il tema del traffico di persone in Africa occidentale è di particolare interesse in questo periodo di crisi economica, quando i trafficanti approfittano della migrazione illegale per entrare in contatto con i migranti. Il traffico di persone è anche una violazione del diritto internazionale della famiglia, poiché alcune forme di traffico si verificano attraverso l'uso improprio o l'abuso di pratiche consuetudinarie. Al contrario, alcune pratiche consuetudinarie, che possono essere considerate come una violazione dei diritti umani e della dignità in sé, possono contribuire alla tratta. Questo libro cerca di mostrare i diversi casi di sfruttamento che conosciamo nella regione, come l'esempio dei maliani, dove spesso una persona che non può pagare i suoi debiti al suo creditore farà un patto per consegnare i propri figli al suo creditore, che a sua volta li porterà in Senegal finché il debito non sarà estinto e lui li riporterà al loro genitore.
Autorenporträt
Dr. Cheikh Adiouma Kane, nascido em 10/01/85 em Keur Coumba Daga (Senegal). Sou doutorado em Direito Público / Direito Migratório Internacional, actualmente a escrever uma segunda tese em Direito Privado. Sou também um perito das Nações Unidas em Migração Mista. O autor também fez o ACNUR em 2014.