Il transessualismo o disturbo dell'identità di genere, come appare nel DSM-IV, è definito dalla "presenza di una forte e persistente identificazione con il sesso opposto e un persistente senso di disagio con il proprio genere o un senso di inadeguatezza nel ruolo di genere di quel sesso. Questa idea significa, per noi psicologi, un disturbo mentale, una "identificazione delirante". Si tratta di una confusione tra sesso (biologia) e genere (ruolo), che deriva dall'idea di Sigmund Freud che la biologia determini la nostra vita, la personalità e il comportamento ("l'anatomia è il destino" - S. Freud).