119,95 €
inkl. MwSt.
Versandkostenfrei*
Versandfertig in 2-4 Wochen
  • Gebundenes Buch

In greco e in latino, i tropi ( pi ) sono generalmente definiti come variazioni rispetto a una norma linguistica e stilistica ( Gamma ), a scopo stilistico o per necessità. In questo senso, si collocano a metà strada tra una natura puramente grammaticale e una più retorica, poiché possono comportare alterazioni della morfologia, della sfera semantica delle parole o peculiarità sintattiche volte a ottenere un particolare effetto espressivo. Per la loro natura ambigua, i tropi sono vicini a quelle che vengono comunemente chiamate figure retoriche (s mi ). Dall'antichità fino all'epoca bizantina,…mehr

Produktbeschreibung
In greco e in latino, i tropi ( pi ) sono generalmente definiti come variazioni rispetto a una norma linguistica e stilistica ( Gamma ), a scopo stilistico o per necessità. In questo senso, si collocano a metà strada tra una natura puramente grammaticale e una più retorica, poiché possono comportare alterazioni della morfologia, della sfera semantica delle parole o peculiarità sintattiche volte a ottenere un particolare effetto espressivo. Per la loro natura ambigua, i tropi sono vicini a quelle che vengono comunemente chiamate figure retoriche (s mi ). Dall'antichità fino all'epoca bizantina, i grammatici greci hanno scritto diversi trattati sui tropi (pi pi ni). Questo libro offre un'edizione critica dei testi sui tropi trasmessi dai codici medievali, cioè quelli attribuiti a grammatici come Concordius, Georgius Choeroboscus e i cosiddetti "Trypho I", "Trypho II", "Trypho III", "Anonymus III" e "Anonymus IV". Ogni testo è accompagnato da una traduzione in italiano. Nell'Introduzione, oltre a una panoramica generica sul concetto di tropo (la sua genesi, il suo significato, il suo sviluppo nel corso dei secoli), viene fornita un'analisi dei contenuti e delle relazioni reciproche tra tutti questi trattati.
Hinweis: Dieser Artikel kann nur an eine deutsche Lieferadresse ausgeliefert werden.
Autorenporträt
Maria Giovanna Sandri, University of Oxford, UK.