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La vicenda narra la vita dei fratelli Gambi: Giulio, che possiede una libreria di libri antichi, Niccolò, che commercia in antichità false, Enrico, rilegatore di libri che, dopo essere vissuti nel discreto benessere grazie al lascito paterno, si trovano ormai in rovina. Ricevuto del denaro in prestito dal cavaliere Orazio Nicchioli che si è fatto anche garante di una cambiale, i tre fratelli ne incassano altre con la complicità di Giulio che appone la firma falsa del cavaliere. Ma il cavaliere Nicchioli viene messo al corrente del grave fatto da un impiegato della banca e Giulio, non…mehr

Produktbeschreibung
La vicenda narra la vita dei fratelli Gambi: Giulio, che possiede una libreria di libri antichi, Niccolò, che commercia in antichità false, Enrico, rilegatore di libri che, dopo essere vissuti nel discreto benessere grazie al lascito paterno, si trovano ormai in rovina. Ricevuto del denaro in prestito dal cavaliere Orazio Nicchioli che si è fatto anche garante di una cambiale, i tre fratelli ne incassano altre con la complicità di Giulio che appone la firma falsa del cavaliere. Ma il cavaliere Nicchioli viene messo al corrente del grave fatto da un impiegato della banca e Giulio, non resistendo alla vergogna dello scandalo, si suicida. Niccolò cerca di reagire e trova un impiego come agente di assicurazioni ma muore poco dopo per un colpo apoplettico, mentre Enrico si riduce all'accantonaggio e muore all'Ospizio di Mendicità. Lola e Chiarina, le nipoti, insieme a Modesta, la moglie di Niccolò, acquistano tre croci uguali che mettono sulle tombe degli zii (Aonia edizioni).
Autorenporträt
Federigo Tozzi nacque a Siena nel 1883 e morì a Roma nel 1920. La sua formazione culturale fu irregolare e perlopiù autodidatta. Fin da giovane ebbe un temperamento passionale che lo fece avvicinare alle teorie anarco-sindacaliste (1903). Successivamente si pronunciò per un cattolicesimo di decisa impronta mistica: ciò emerge chiaramente dall'epistolario dedicato alla futura moglie, raccolto sotto il nome di Novale (lettere dal 1906 al 1908). Federigo Tozzi si occupò sempre della sua amata Siena, a cui dedicò diversi scritti: Antologia d'antichi scrittori senesi (1913), Mascherate e strambotti della Congrega dei Rozzi di Siena (1915), Le cose più belle di Santa Caterina (1918). Tra i primi componimenti poetici si ricordano: La zampogna verde del 1911, di chiara impronta dannunziana, e il poema La città della vergine del 1913. Tozzi, con l'amico Domenico Giuliotti, prese parte al progetto della rivista La Torre, portavoce di un cattolicesimo reazionario. Nel 1914 si trasferì a Roma dove collaborò con il Messaggero della domenica e conobbe alcune importanti personalità del mondo letterario, come Luigi Pirandello e Giuseppe Antonio Borgese. Federigo Tozzi cominciò qui a lavorare ai romanzi e alle novelle che gli diedero una discreta notorietà e per cui è annoverato tra le avanguardie della narrativa italiana del periodo. Con gli occhi chiusi ebbe una lunga genesi, come molte altre sue opere: fu iniziato nel 1913 ma edito solamente nel 1919. Tre croci vide le stampe tra il 1918 e il 1920. Postumi: Ricordi di un impiegato, Il podere, Gli egoisti. Tozzi fu anche autore di novelle e di teatro.