Il turismo oscuro consiste nel visitare luoghi legati alla morte e alla sofferenza, come campi di battaglia, castelli, disastri naturali e altre attrazioni simili. In questo senso, riteniamo che questa modalità possa essere promossa come "prodotto turistico" in Angola e nella provincia di Benguela, tenendo conto della prospettiva del turismo sostenibile, dello sviluppo locale e della conoscenza della storia recente e delle vicissitudini vissute dalla popolazione; un'eredità da trasmettere alle generazioni attuali e future. La proposta si presenta come un'alternativa al turismo sostenibile, aperta a nuove iniziative imprenditoriali, finalizzata a generare posti di lavoro e reddito come strumento per combattere la fame e la povertà nelle comunità locali un tempo teatro di operazioni belliche; luoghi che, a nostro avviso, sono suscettibili di essere utilizzati come prodotto turistico unico e di attrarre turisti nazionali e di altri Paesi.