Prima ristampa dal dopoguerra di un romanzo popolare per ragazzi di Ugo Mioni, romanziere e sacerdote cattolico, molto popolare ed apprezzato fino al secondo conflitto mondiale, quando incappò nella censura totalitaria della lobby ebraica e in una feroce stroncatura di Antonio Gramsci che lo etichettò come " reazionario e antisemita cattolico ". La storia di un giovane strangolato da affaristi senza scrupoli, fra cui la sordida figura di un usuraio ebreo, molto frequente nella società del tempo. Un avvincente romanzo, molto adatto per l' insegnamento ai giovani dei valori morali. Un testo controcorrente che ci riporta ai fulgori della narrativa cattolica per i giovani. Odiatissimo ancora oggi dalla lobby ebraica in Italia
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