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L'autore si chiede quanto i riti liturgici della chiesa cattolica nel post Concilio siano adeguati ad offrire un percorso di speranza e quali attenzioni antropologiche e rituali potrebbero offrire una risposta di fede, e al contempo di umana consolazione, per il nostro tempo. Vengono evidenziate diverse visioni nel rapporto tra vita e morte, anche analizzando il mondo dei racconti, dei film e dei fumetti nonché cogliendo alcune provocazioni che provengono dagli usi contemporanei, primi fra tutti quelli legati alla cremazione e alle ritualità parallele che, in modo non strutturato, si creano…mehr

Produktbeschreibung
L'autore si chiede quanto i riti liturgici della chiesa cattolica nel post Concilio siano adeguati ad offrire un percorso di speranza e quali attenzioni antropologiche e rituali potrebbero offrire una risposta di fede, e al contempo di umana consolazione, per il nostro tempo. Vengono evidenziate diverse visioni nel rapporto tra vita e morte, anche analizzando il mondo dei racconti, dei film e dei fumetti nonché cogliendo alcune provocazioni che provengono dagli usi contemporanei, primi fra tutti quelli legati alla cremazione e alle ritualità parallele che, in modo non strutturato, si creano nel momento della celebrazione esequiale per rispondere alle esigenze umane ed emozionali alle quali i riti sembrano non dare adeguata risposta. A partire da queste problematiche tenta di individuare delle piste di riflessione e delle suggestioni che consentano un percorso di discernimento ecclesiale.
Autorenporträt
Nato a Minucciano (LU) nel 1966 ha conseguito il Baccalaureato in Teologia presso lo STI di Camaiore e la laurea magistrale in storia presso l'Università di Pisa. Direttore dell'Archivio diocesano di Massa è attento conoscitore della tradizione cristiana orientale ed ecumenica. Lavora a diversi livelli nel settore dei Beni Culturali ecclesiastici.