L'autrice utilizza la poesia keniota e le teologie femminili africane per leggere il Cantico dei Cantici alla luce della dignità della sessualità umana. L'autrice esplora uno degli aspetti più centrali dell'esistenza umana - il concetto di sessualità umana - per consentire ai lettori di immaginare l'eros come il sapore della vita umana, presentando quindi la sessualità umana come il capolavoro della creazione di Dio che dovrebbe essere celebrato al di là del valore di utilità. Nel libro si vede che guidare le conversazioni sull'eros può fare molta strada nell'affrontare le ingiustizie della società, come la violenza sessuale, che prospera in un contesto di voci mute. Esponendo e criticando la presentazione negativa della sessualità umana nascosta nei tabù, nella cultura e nelle ideologie patriarcali, l'autore dimostra che la sessualità umana non è un non-problema.