Questo libro esplora la devastazione ambientale in Africa presentata nelle opere The Whale Caller (2005) di Zakes Mda e Oil on Water (2010) di Helon Habila. Il libro analizza anche il modo in cui questi romanzi ritraggono le attività economiche introdotte dal colonialismo e come queste influiscano negativamente sul raggiungimento di uno sviluppo sostenibile sia in Sudafrica che in Nigeria. Il libro utilizza un approccio ecocritico postcoloniale che esamina la relazione tra la terra post-coloniale e gli esseri umani e come, insieme, formano l'ambiente. Pertanto, il libro analizza gli eventi e i personaggi associati ai problemi ambientali nelle due narrazioni, per criticare l'egemonia del discorso occidentale sullo sviluppo e rivelarne le contraddizioni. La narrazione evidenzia la crisi ecologica richiamando l'attenzione sul modo in cui lo sviluppo diseguale ha un impatto sulle persone, sulla flora e sulla fauna. Questo libro contribuisce alle discussioni in corso tra gli studiosi che si concentrano sul discorso dello sviluppo prodotto dall'ideologia neocoloniale e si interrogano sulla sua fattibilità per il benessere sostenibile delle comunità e delle terre postcoloniali.