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Nuovi contesti influenzano i dibattiti e le pratiche dell'educazione artistica in Brasile e aprono nuovi campi di indagine per la critica decoloniale. Esigendo una riflessione sul ruolo delle rappresentazioni artistiche nella produzione e riproduzione della "differenza coloniale", sono stati avviati diversi studi che mettono in discussione le discipline artistiche e il regime dello sguardo a partire dai concetti proposti dalla critica decoloniale. In questo modo, i dibattiti proposti per ripensare l'arte/educazione in epoca contemporanea, compreso il pensiero decoloniale, sono chiamati a…mehr

Produktbeschreibung
Nuovi contesti influenzano i dibattiti e le pratiche dell'educazione artistica in Brasile e aprono nuovi campi di indagine per la critica decoloniale. Esigendo una riflessione sul ruolo delle rappresentazioni artistiche nella produzione e riproduzione della "differenza coloniale", sono stati avviati diversi studi che mettono in discussione le discipline artistiche e il regime dello sguardo a partire dai concetti proposti dalla critica decoloniale. In questo modo, i dibattiti proposti per ripensare l'arte/educazione in epoca contemporanea, compreso il pensiero decoloniale, sono chiamati a reintrodurre e rappresentare la discontinuità geografica ed epistemologica relativa all'arte e alle espressioni estetiche. Questo lavoro è stato prodotto a partire da queste domande, cercando di indagare le alternative verso altre narrazioni educative nel contesto dell'educazione all'arte nella vita scolastica quotidiana.
Autorenporträt
André Dias Pires: insegnante di arti visive presso il Colégio Pedro II; master in Educazione, Cultura e Comunicazione presso l'Università Statale di Rio de Janeiro; specializzazione in Tecnologia Educativa presso l'Università Cândido Mendes; laurea in Arti Visive presso l'Università Federale di Rio de Janeiro.