Secondo le scritture della medicina indigena, le piante sono state utilizzate come fonti per il trattamento di vari disturbi. Sono viste come promettenti alternative ai farmaci esistenti di origine sintetica e hanno dimostrato di possedere attività contro un'ampia gamma di microrganismi. La medicina tradizionale che utilizza le piante gode di un ampio consenso, soprattutto in un Paese come l'India, che rappresenta un tesoro di piante di importanza biomedica. Le piante vengono ora studiate a fondo per ottenere composti attivi che possano sostituire gli antimicrobici contro i quali è emerso il fenomeno della resistenza microbica. Questa rassegna descrive le proprietà farmacologicamente rilevanti di alcune piante medicinali comunemente disponibili: Rumex nepalensis, Mimosa pudica, Solanum nigrum, Solanum torvum, Acalypha indica, Andrographis paniculata, Prunus armeniaca, Ziziphus mauritiana, Vitex negundo e Glycyrhhyza glabra. Sono state inoltre elencate le loro informazioni tassonomiche, la distribuzione geografica, il profilo fitochimico, le proprietà biomediche e l'attività antimicrobica.