Ai limiti della vita umana c'è una questione che riguarda la psicologia, che si riferisce all'atto di lasciare la vita volontariamente. Il suicidio è uno dei modi di affrontare la sofferenza e il mondo come è stato dalla notte dei tempi, noto anche sociologicamente come fatto sociale. In quest'ottica, il problema di questa ricerca ruotava intorno all'analisi di due casi di ideazione suicidaria dovuta a un omicidio commesso dagli stessi suicidi. L'obiettivo generale di questa ricerca è stato quello di problematizzare il rapporto tra suicidio e omicidio e le motivazioni alla base del primo come conseguenza del secondo. A tal fine, è stato scelto il tema del suicidio, per il quale è stato costruito un corpus costituito da due opere consacrate come classici della letteratura universale, ovvero Lo straniero (Camus) e Delitto e castigo (Dostoevskij), che presentano protagonisti coinvolti in un omicidio che trascorrono parte della loro vita a contemplare il suicidio come alternativa alla sofferenza causata dal crimine. La ricerca si è basata sulla psicologia e sulla psicoanalisi, in particolare su Freud (2006 [1915]), per il quale il suicidio è una pericolosa tendenza alla melanconia.
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