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Curata da Vittorio Gregotti e Umberto Eco, la Sezione introduttiva della XIII Triennale del 1964 dedicata al Tempo libero fu uno degli episodi figurativo-teatrali più significativi del fermento sperimentale che interessò l¿Italia dei primi anni Sessanta. Architettura, letteratura, arti visive, cinema e musica convergevano ¿ nel senso della tradizione modernista della Sintesi delle Arti ¿ a creare una sorta di macchina narrativa integrale, chiamata ad affrontare tramite i canoni dell'opera aperta il tema dello svago. L¿architettura si faceva così spazio performativo, coinvolgendo attivamente il…mehr

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Produktbeschreibung
Curata da Vittorio Gregotti e Umberto Eco, la Sezione introduttiva della XIII Triennale del 1964 dedicata al Tempo libero fu uno degli episodi figurativo-teatrali più significativi del fermento sperimentale che interessò l¿Italia dei primi anni Sessanta. Architettura, letteratura, arti visive, cinema e musica convergevano ¿ nel senso della tradizione modernista della Sintesi delle Arti ¿ a creare una sorta di macchina narrativa integrale, chiamata ad affrontare tramite i canoni dell'opera aperta il tema dello svago. L¿architettura si faceva così spazio performativo, coinvolgendo attivamente il pubblico, attore e spettatore allo stesso tempo. In questo che è il primo studio specificamente dedicato all¿allestimento, l¿autore ricostruisce il percorso espositivo della mostra per mettere in luce il dialogo che in queste sale intercorre tra il dibattito letterario del Gruppo 63, le avanguardie architettoniche europee, la Pop Art statunitense e gli ambienti spaziali di Lucio Fontana. Questo labirinto di specchi e illuminazioni al neon ha nell¿immersività degli spazi uno dei tratti più distintivi, che l¿autore interroga alla luce delle odierne estetiche transmediali (in ambito allestitivo, narrativo e teatrale), proponendo così una disamina innovativa circa il fenomeno e la rilevanza attuale della neoavanguardia italiana. Il volume ripropone inoltre per la prima volta alcuni testi di Umberto Eco, Vittorio Gregotti, Enrico Filippini e Gillo Dorfles relativi all¿allestimento della XIII Triennale.
Autorenporträt
Alessandro Bosco insegna letteratura italiana presso l'Università di Ginevra ed è collaboratore scientifico presso l'Università di Zurigo. Si occupa di teoria della letteratura e di letteratura comparata. Lavora inoltre sul genere romanzesco tra Sette- e Ottocento e sui processi transnazionali di mediazione e transfer culturale. Ha insegnato nelle Università di Zurigo, Innsbruck e Berna, nonché alla FHNW di Basilea. È stato Research Fellow SNSF alla 'Sapienza' Università di Roma. Ha pubblicato Il romanzo indiscreto. Epistemologia del privato nei 'Promessi Sposi' (2013). Di Enrico Filippini ha curato l'edizione dei testi letterari ( L'ultimo viaggio , 2013) e delle interviste giornalistiche ( Frammenti di una conversazione interrotta , 2013). È autore di Milano, il grattacielo e la Metropoli (2021), nonché coautore di S/confinare. I rapporti culturali italo-svizzeri tra associazionismo, editoria e propaganda (1935-1965) (Peter Lang, 2022).