Questo libro è incentrato sullo studio delle strategie di traduzione nelle opere teatrali di Guillaume Oyono Mbia. Utilizzando gli approcci sociologici, formalistici e semiotici alla critica letteraria per informare l'analisi dei testi di partenza e applicando i modelli descrittivi delineati nell'ambito degli studi descrittivi sulla traduzione (DTS) per confrontare i testi di partenza e quelli di arrivo, lo studio stabilisce che nei suoi testi di arrivo Oyono Mbia, autore auto-traduttore, ha prodotto un ritratto realistico e convincente della cultura e della società nativa Bulu raffigurata nei suoi testi di partenza adottando la stessa strategia di conservazione e di estraniazione impiegata nei suoi testi di partenza. Le opere di Oyono Mbia, le sue strategie traduttive e il suo comportamento traduttivo si collocano nel contesto della tendenza e dell'atteggiamento prevalente (dagli anni Sessanta a oggi) degli scrittori africani che scrivono in lingue europee e si ipotizza che questa categoria di scrittori siano in effetti dei traduttori creativi e che le strategie che utilizzano nelle loro composizioni originali siano le stesse delineate dagli studiosi di traduzione o effettivamente utilizzate dai professionisti.