Le innovazioni basate sulla tecnologia nelle biblioteche non hanno solo alleggerito i noiosi compiti di routine, ma hanno anche avuto conseguenze più fondamentali, che hanno cambiato le relazioni di base e le rispettive funzioni lavorative tra gli utenti della biblioteca e i membri del personale. Inoltre, le conseguenze sono state spesso molto diverse e hanno puntato in direzioni opposte, portando ad una posizione elevata e prestigiosa della professione bibliotecaria o rendendola più o meno superflua. L'obiettivo del libro è quello di analizzare e discutere le sfide affrontate principalmente dalle biblioteche pubbliche ma anche da quelle accademiche. Per comprendere meglio i meccanismi che stanno dietro alle diverse conseguenze, sarà applicato un quadro teorico ispirato alla teoria della diffusione delle innovazioni di Everett Rogers. I punti esposti saranno conseguentemente illustrati da studi di casi bibliotecari riguardanti, per esempio, le biblioteche senza personale e gli archivi istituzionali. Saranno trattati diversi tipi di innovazioni bibliotecarie - sia tecnologiche che estetiche (architettura e design della biblioteca). Inoltre, viene identificato un nuovo ruolo o metafora dell'utente della biblioteca: l'utente come fonte di dati.