L'attuale definizione di insufficienza renale si basa sui criteri KDIGO, che combinano marcatori clinici (diuresi) con marcatori biologici (creatininemia) per definire l'AKI. Le limitazioni osservate nella valutazione della funzione renale utilizzando i livelli di creatinina (dipendenza dalla massa muscolare, ampio volume di distribuzione, elevazione ritardata rispetto alle variazioni della velocità di filtrazione glomerulare) hanno incoraggiato la ricerca di altri metodi di valutazione che potrebbero consentire un'individuazione più precoce e accurata della disfunzione renale. L'analisi della perfusione renale mediante la misurazione dell'indice di resistenza renale potrebbe essere una via di ricerca per la valutazione del danno renale da un punto di vista diagnostico e prognostico.