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ABBAZIA BENEDETTINA di VIBOLDONE, luglio 2018. La violenta aggressione a suor Monica porta il commissario Marcella Randi indietro di circa settecento anni, attraverso la lettura di un manoscritto di quell'epoca. Tra le sue righe, forse, ci sono indizi e riferimenti per la cattura del malvivente. Quell'antico libro sembra essere il diario privato di un ricco possidente con la passione per le investigazioni. Il manoscritto, i cui eventi risalgono al XIV secolo, parla, attraverso la "voce" di quest'uomo, delle sue indagini, non ufficiali, su un caso molto complesso: due omicidi e una morte…mehr

Produktbeschreibung
ABBAZIA BENEDETTINA di VIBOLDONE, luglio 2018. La violenta aggressione a suor Monica porta il commissario Marcella Randi indietro di circa settecento anni, attraverso la lettura di un manoscritto di quell'epoca. Tra le sue righe, forse, ci sono indizi e riferimenti per la cattura del malvivente. Quell'antico libro sembra essere il diario privato di un ricco possidente con la passione per le investigazioni. Il manoscritto, i cui eventi risalgono al XIV secolo, parla, attraverso la "voce" di quest'uomo, delle sue indagini, non ufficiali, su un caso molto complesso: due omicidi e una morte sospetta e tre croci d'oro con rubini incastonati, proprio come quella rubata a suor Monica, durante l'aggressione. Oltre ai fatti narrati, il libro è ricco di dettagli in merito alle interessanti, e talora moderne, considerazioni e metodi di quell'uomo di settecento anni fa. Al suo fianco c'è un altro personaggio di spicco, una donna... Gli eventi in esso narrati si svolgono nei pressi di Urbino, nel monastero di San Pietro in Cagli e nelle zone del contado circostante, sotto l'allora giurisdizione dei duchi di Montefeltro. La risoluzione del caso porta Marcella Randi a considerare come davvero, fin troppo spesso, fatti e persone non sono quello che sembrano. Recensito dal magazine digitale "Il Font" "Un giallo insolito, in cui intrighi e depistaggi sono il comune denominatore di un'avvincente storia di misteri che, affondando le loro radici in un remoto passato, riemergono sorprendentemente ai giorni nostri. Una trama che si sviluppa su due differenti piani temporali, dove la parte medioevale ha il sopravvento, dando inizialmente la sensazione di scorrere le pagine di un poliziesco storico con caratteristiche che lo rendono quasi atemporale. Sì, perché i fatti e soprattutto i personaggi descritti potrebbero ben collocarsi in una qualsiasi epoca, primi fra tutti i due protagonisti, le cui personalità risultano molto ben delineate: Messer Bernardo da Rogoredo, un cavaliere con doti da moderno investigatore e conoscenze da anatomopatologo, e la badessa Cecilia, che mostra capacità e talenti tali da rendere il personaggio plausibile in ogni epoca. Questa parte, accattivante e coinvolgente, dalle belle ambientazioni e ricca di colpi di scena, si alterna, intersecandosi, con i tempi odierni, dove il commissario Marcella Randi dovrà cercare di dare un senso agli eventi narrati in un antico manoscritto, per venire a capo di una serie di avvenimenti delittuosi in cui viene a trovarsi coinvolta con un'indagine ufficiosa e personale. Anche se alcuni aspetti possono sembrare eccessivi, la realtà ci insegna che l'improbabile è comunque possibile. Sorprendente la conclusione, forse parzialmente intuibile, in cui emergono i legami tra i vari personaggi del presente e quelli del passato, con un ultimo ennesimo colpo di scena quando tutto sembra oramai chiarito. Qualche piccolo anacronismo nella parte medioevale, ma sicuramente non rilevante ai fini del risultato. Un libro che ci mostra quanto Marcella Nardi sia un'ottima scrittrice e Marcella Randi un acuto commissario". Giancarlo Bosini (scrittore, giallista) "Vendette giuste non ne esistono" una riflessione di Miguel de Cervantes attraverso la quale l'autrice introduce il lettore ai fatti che si snodano rapidi nel suo romanzo, lasciando intendere che in fondo nessuno ha diritto di esigere vendetta, ma soltanto giustizia, anche se ciò è molto difficile. L'ambientazione principale del romanzo sono monasteri dove vivono comunità di suore che dovrebbero dedicare la loro vita al Signore e alle buone azioni, ma che nella realtà narrata non sono così pie. Quello che Marcella Nardi ci lascia al termine della lettura è un'amara considerazione: tutti, chi più chi meno, sentiamo dentro di noi il desiderio di vendicarci per un torto subito. Per questo Vendetta non è semplicemente un giallo, è anche un intrigante gioco ps
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