Le vesciche neurologiche nei bambini comprendono tutte le disfunzioni vescico-sfinteriche dovute ad anomalie congenite delle vie nervose (disrafismo lombosacrale, agenesia sacrale, diastematelia, ecc.), che sono le più frequenti (90%); le lesioni acquisite (traumatiche, degenerative o tumorali) rappresentano il resto (10%).Le conseguenze di queste vesciche neurologiche sono duplici: l'incontinenza urinaria, una conseguenza sociale, un disagio permanente e un handicap che incide sull'integrazione sociale, handicap reso ancora più grave dal fatto che spesso si aggiunge a difficoltà motorie di origine neurologica. Ancora più grave è il deterioramento più o meno rapido del sistema urinario, una conseguenza vitale che può portare all'insufficienza renale allo stadio terminale. Queste due complicanze costituiscono lo scoglio nell'approccio terapeutico alla malattia neurovascolare, con un duplice dilemma: cercare di migliorare la continenza rafforzando l'ostacolo al deflusso rischia di aggravare il deterioramento delle vie urinarie superiori, mentre migliorare lo svuotamento per proteggere i reni riducendo l'ostacolo infravescicale rischia di perpetuare l'incontinenza.